Continuano ad affondare le lame del Jihad e si espande la scia di sangue che sta colpendo l’Europa. Ieri, 22 febbraio, una persona è morta e cinque agenti sono rimasti feriti a Mulhouse, nell’Alsazia francese, per un nuovo attacco con coltello di matrice islamista. La polizia ha subito arrestato un 37enne algerino che risulta schedato nella lista per la prevenzione della radicalizzazione terroristica (Fsprt). Si fatica a stare al passo con questa serie ripetuta di attentati compiuti da “attori solitari”. Quanto accaduto in Francia segue di sole 24 ore l’attentato di Berlino, identico per ideologia, modalità di esecuzione e arma impiegata. È davvero in atto un attacco massivo all’Occidente? Sì. La spiegazione deve essere ricercata in quella che può essere definita come “la chiamata al Jihad”. Mustafa Setmariam Nasar alias Abu Musab al Suri è noto anche come l’architetto del Jihad. Autore di numerose pubblicazioni, nel 2004 pubblicò e diffuse in rete The Global Islamic Resistence Call. 1600 pagine delle speculazioni più estreme dello jihadismo salafita. Secondo il pensiero espresso da al-Suri, i gruppi terroristici del passato avevano sostanzialmente fallito la loro missione poiché dipendenti da una struttura interna gerarchica e centralizzata. Al-Suri suggeriva un modello più essenziale, basato sul terrorismo individuale le cui azioni «Devono mettere gli apparati di intelligence locali e internazionali in uno stato di confusione». Dal punto di vista tattico, operare in modo isolato avrebbe reso i terroristi meno individuabili. A livello mediatico questo tipo di attacchi avrebbero ottenuto un duplice risultato: diffondere la paura tra le gente e soprattutto incoraggiare altri mussulmani ad emulare le imprese dei loro correligionari. «La questione della jihad individuale è stata un grande successo di da’wah (proselitismo). Ha avuto una grande influenza sul risveglio dello spirito del jihad e ha trasformato individui sconosciuti [...] nei simboli di una nazione». I recenti attentatori di Germania, Austria, Francia e quello fallito di Napoli, secondo i principi di The Global Islamic Resistence Call, erano attori individuali ma tutti rispondevano a quella che può essere definita una “chiamata” o piuttosto un “appello” per associarsi ad un sistema molto più ampio con: «Un obiettivo comune, un nome comune, un programma jihadista dottrinale comune e un programma educativo comprensivo». Continuare a definirli “lupi solitari” sarebbe dunque un errore che potrebbe trarre in inganno sui reali scopi di ogni singola azione e i suoi possibili sviluppi. Secondo al-Suri ai fedeli spettava il sacro dovere di colpire ogni paese avversario, anche come forma di rappresaglia. Esattamente ciò che si sta verificando negli ultimi mesi. E, infatti, dalla Germania è arrivata la conferma che è in corso una rinnovata “chiamata alle armi” dello Stato islamico ai suoi “lupi solitari”. La testata Bild ha trovato alcuni siti di propaganda islamica tedesca in cui si esortano esplicitamente i “lupi solitari all'attacco”. Nel messaggi ci sono anche le città in cui si chiede di attaccare: Berlino, Monaco, Francoforte, Vienna, Bruxelles, Anversa e Salisburgo. Un volantino, diffuso da Al Saif Media, recita: «O soldati di Allah! Voi siete l'avanguardia dell'onore, lo scudo degli oppressi e la spada della giustizia per i vostri fratelli e sorelle musulmani in tutto il mondo. Ogni colpo che date, scuote i nemici di Allah più delle loro bombe più pesanti». E, per dare sostegno morale alle azioni e legittimazione religiosa, cita due sure del Corano: «Combatteteli; Allah li punirà per mano vostra e li umilierà e vi darà la vittoria su di loro e guarirà i petti di un popolo credente. E non li avrete uccisi voi ma sarà stato Allah a ucciderli». In questa narrazione, il jihad armato non è volontario ma è considerato un dovere individuale (fard ayn) d'obbligo per tutti i musulmani, legittimando la lotta violenta a difesa dell'Islam dall'Occidente crociato. «Abbiamo bisogno di te e chiunque può contribuire» è un appello diretto e specifico ai musulmani a impegnarsi in operazioni violente da lupo solitario. Questi appelli a simpatizzanti e sostenitori trasformano la mascolinità subordinata in mascolinità “guerriera” che conferisce operato e grande potere alla propria direttrice. L'abnegazione è un valore importante per i fedeli che sono raffigurati come eroi e unità di punta; il martire diventa una figura che facilita il cambiamento rivoluzionario. Un cambiamento sintetizzato e sublimato da azioni violente al cui centro ci siamo noi.